sabato 25 maggio 2019

Lisa Zanardo: l'amore per me ha il colore lilla della serenità

L'amore ha il sapore e il profumo di una tisana alla lavanda. I suoi fiori lilla, infatti, hanno un effetto benefico sulla salute: favoriscono sonni e sogni tranquilli; combattono i fastidi allo stomaco, di quelli che "attorcigliano le budella", ed aiutano a mandar giù ed a digerire i bocconi amari della nostra vita; riportano il sorriso, scacciando le emicranie, quei mal di testa provocati dall'insidioso accumulo di pensieri pesanti e di ricordi dolorosi e deleteri.

Lo sa bene Lisa Zanardo, che sta presentando a Padova, dalle ore 18.00, alla libreria Mondadori Bookstore, in piazza  Insurrezione 1, il suo romanzo Visioni d'amore color Lilla, edito da Onda d'Urto (il libro è acquistabile, tra gli altri canali, qui).



In questo romanzo, nelle sue atmosfere, nelle amicizie che lo abitano, nella semplicità ed incisività dei dialoghi,  Lisa trasfonde il suo sentire ed alcune esperienze, anche estremamente dolorose, trovano il cantuccio giusto per raccontare di sè, a partire dalla sua malattia, la sclerosi multipla, di cui l'autrice sonda le possibili radici.

"In questo romanzo - racconta - mi sono finalmente sentita pienamente affidabile psicologicamente: qualcuno su cui poter contare e questo grazie all'incontro con alcune belle persone. Ho compreso quanto la mia vita fosse fondata su insicurezza e paura e sono diventata il mio punto fermo, nonostante la mia malattia abbia un decorso imprevedibile. Uno strumento, quello del romanzo, che mi ha permesso da una parte di prendere le giuste distanze da me stessa, e dall'altra di riscoprirmi come persona e come donna, per raggiungere i miei obiettivi".

Il romanzo è frutto, dunque, di un processo attraverso il quale l'autrice si è "scartavetrata l'anima", come sottolinea lei stessa, riuscendo a tradurre in inchiostro e parole la sua necessità di elaborare esperienze ed emozioni.



"Alla fine - continua Lisa - mi sono ritrovata tra le mani una storia. Io parto da un'immagine che rimanda ad una situazione e la racconto, entrando in empatia con i personaggi. Non invento nulla. La scrittura è stata per me un vero toccasana: mi ha salvato, facendomi riemergere dal buco nero, dal fondo buio, nel quale ero finita, Sono riuscita a rialzarmi grazie al mio rinnovato relazionarmi con gli altri".

E' così che Lisa non si è più sentita isolata ed ha trovato nella scrittura un punto di riferimento solido cui aggrapparsi, riuscendo a dimostrare a se stessa e agli altri di potercela fare. E la sua intensa "voglia di vivere è saltata fuori".

Il romanzo fa registrare una decisa maturazione nello stile, rispetto al primo lavoro autopubblicato nel 2013, Ogni giorno un nuovo inizio (ripubblicato con Bertoni Editore nel 2018 con alcune significative modifiche ed integrazioni, tra le quali il capitolo Confessioni dal futuro. Il libro costituisce una guida galattica per orientarsi all'interno del mondo della sclerosi multipla. Una bussola per uscire fuori da un dedalo, un punto di rottura, che le ha consentito di buttare fuori quello che albergava dentro di lei e che stava cominciando a diventare nocivo. Il libro è acquistabile qui).



"Adesso sento - racconta l'autrice - di riuscire a far vedere anche al lettore quello che vedo o quel frammento narrativo che voglio che egli condivida con me. Per lungo tempo, non sono riuscita a conciliare la mia malattia con le vite degli altri che erano intorno a me. Oggi la scrittura mi ha fatto trovare il modo di vivere la mia esistenza, forse non come riescono a fare loro, ma facendo comunque parte del loro universo".

mercoledì 8 maggio 2019

Dimora dell'Artista: cura dei dettagli nel cuore antico di Lecce


Di esempi del fatto che crederci è potere, in un’epoca dove spesso la speranza rischia di cedere il passo alla disperazione ed al vuoto progettuale, laddove la crisi economico-finanziaria morde, ce ne sono tanti e molti provengono da un Sud dove le bellezze paesaggistiche, culturali, storiche ed archeologiche e  la propositività si impastano con criticità ataviche, con (e contro) le quali solo l’impegno, la competenza e la capacità di ripensare il proprio percorso esistenziale permettono di confrontarsi.



Ne è dimostrazione un B&B situato nel cuore antico di Lecce, città maestosa e magica definita come la Firenze del Sud, costruita con una pietra talmente bianca e brillante da rivaleggiare con la luce solare, di cui assorbe e riflette i raggi fulgidi. Una piazza così centrale, quella dedicata a Sant’Oronzo, che si suole dire che tutte le strade portino a lei, così come, per altri versi ed in altri luoghi, tutte le vie portano nell’urbe eterna: Roma.



Nel cuore della piazza troneggiano i resti dell’Anfiteatro Romano, che richiama alla memoria millenni di storia ed all’interno del quale si percepisce il respiro profondo di un tempo antico.
In città, poi, da una parte occhieggia il Castello di Carlo V, da poco restituito a nuova vita e reso fruibile al pubblico. Dall’altra, la maestosità della chiesa dedicata a San Matteo, vero e proprio trionfo del Barocco leccese. 



Ed ancora, la Basilica di Santa Croce, con la sua facciata, attualmente in fase di ristrutturazione, che sembra impreziosita da un elaborato, ma delicato, ricamo all’uncinetto.

Un B&B dal sapore raffinato, allestito per garantire un comfort high level, associato ad uno stile ricercato, quello post-industriale che richiama gli anni ‘60.



Il suo nome ne suggerisce l’unicità e l’atmosfera bohemien: si tratta, infatti, della Dimora dell’Artista, di cui è titolare Gaetano Corlianò assieme a Massimo Meo.

Un’avventura, quella all’interno dell’ambito della ricettività turistica, iniziata circa due anni fa, quando Gaetano, assieme al suo amico Massimo, si imbatte in uno stabile ottocentesco, di gran pregio, situato in via Federico D’Aragona.

Gaetano e Massimo per 30 anni si sono dedicati, anima, corpo e cuore, ai supermercati della grande distribuzione (GDO) e quell’esperienza nevralgica e pluriennale, di lunghissimo corso, decidono di portarla con sé ed utilizzarla in questa nuova impresa, avviata all’insegna della valorizzazione del territorio, delle sue bellezze e delle potenzialità insite proprio nel segmento della ricettività turistica.



“L’esperienza della grande distribuzione – spiega Gaetano – è stata importantissima, perché mi ha permesso di acquisire e di padroneggiare l’utilizzo delle tecniche di marketing, che ci hanno permesso di fare il nostro ingresso sul mercato, nonché di assumere consapevolezza e dimestichezza nella gestione del rapporto con i clienti, un pubblico eterogeneo che abita anche l’ambiente  turistico. 

Per grande distribuzione, infatti, si intende un ambiente di circa 1000 metri dove il contatto umano appare basilare, tale da sviluppare l’atmosfera tipica di una casa e di una famiglia. Mentre nell’ipermercato, date le dimensioni, il cliente è ridotto ad un oggetto, nel supermercato si ha modo di parlarci, di conoscerlo bene e di potergli dispensare consigli mirati”.



L’immobile ottocentesco, situato nel cuore del centro storico, sembra avere davvero le carte in regola e così i due amici, divenuti soci in affari, danno il via alla ristrutturazione e innovano soprattutto nell’arredamento, lasciando intatto il fascino discreto ed elegante dell’edificio.



“L’architetto – continua Corlianò -  si è molto divertito nell’immaginare e realizzare il design degli interni. Abbiamo, infatti, deciso di ispirare lo stile all’industria degli anni ’60, facendo dialogare antico e moderno industriale. Questo per diversificare il nostro B&B dagli altri: così abbiamo lasciato intatti i muri del palazzo storico, modificando perlopiù gli arredi e l’immensa scala d’ingresso, che attualmente non è più costituita da pietra leccese, bensì è realizzata in ferro”.



L’INCOMING


Il flusso di turisti che si recano nel Salento e scelgono di farsi coccolare dalle atmosfere de La Dimora dell’Artista sono per il 40% Italiani e per il 60% stranieri, provenienti da tutto il mondo, in particolare da Francia, Inghilterra, Polonia e Romania (sono proprio questi ultimi a chiedere spesso i servizi extra-lusso e top), senza dimenticare gli Americani.




Tanti i pacchetti proposti: dai tour a zonzo attraverso il Salento, ai pranzi in agriturismo, passando per le degustazioni di vini dal flavour intenso e le gite a Matera con i suoi sassi e le sue mille suggestioni e sfumature.  Con l’approssimarsi della stagione estiva, inoltre, è allo studio la possibilità, fattasi sempre più concreta, di offrire un servizio-navetta per recarsi a mare sia sul versante adriatico sia su quello ionico e la stipula di convenzioni con alcuni lidi balnari.




“Lo scopo – evidenzia Corlianò – è favorire la conoscenza del territorio. Gli stranieri, in generale, si affidano in maniera totale, sin da subito, alle nostre proposte, mentre gli Italiani, inizialmente, sono più diffidenti e propensi al ‘fai da te’, ma poi finiscono per incuriosirsi e per lasciarsi conquistare dai nostri suggerimenti e non rimangono mai delusi da ciò che offriamo”.

UNA NUOVA AVVENTURA 

A marzo del 2019, poi, Gaetano, assieme a Massimo e a sua moglie Ornella, decide di lanciarsi in un ulteriore sfida ricettiva grazie alla scoperta di una nuova struttura “davvero bellissima”, questa volta situata in via Gorizia, a poca distanza da Porta Rudiae, la porta più antica tra i quattro ingressi alla città (ci sono anche Porta Napoli, Porta San Biagio e Porta San Martino). Nasce così la Dimora dell'Artista II.




“Si è trattato di un progetto la cui realizzazione si è rivelata più veloce e meno impegnativa, a livello strutturale. Ovviamente tutte le fasi di start up risultano molto laboriose ed implicano un momento, della durata di circa un anno, caratterizzato da quella che potremmo definire come sofferenza iniziale sistematica. Infatti, per farsi conoscere, è necessario offrire tutto ciò che offrono gli altri, ma spesso anche molto di più, a prezzi concorrenziali. Nella fase iniziale, particolarmente importante risulta il patrimonio di buone recensioni che si riesce a capitalizzare, corrispondente ai feedback lasciati da altrettanti clienti soddisfatti, la cui eco viene amplificata attraverso le condivisioni e l’utilizzo dei social network”.




Attenzione, però, ammonisce il titolare: quello compiuto sulle piattaforme create per far conoscere ai clienti le strutture ricettive esistenti, le loro peculiarità ed i servizi offerti,  è un lavoro costante, certosino e multitasking, cioè compiuto contemporaneamente su più realtà multimediali, su cui è indispensabile operare: da Booking ad Expedia, passando per Airbnb, visto che ogni strumento presente sulle intricate vie del web ha le sue specificità, indispensabili per intercettare una certo tipo di clientela, in giro per il mondo.