Una nota canzone sosteneva che <<siamo donne oltre le gambe c'è di più!>>
Le
protagoniste della pièce teatrale La commedia delle donne, Isa e Bea,
hanno gambe e spalle che a volte non reggono il peso della vita
quotidiana e dei loro problemi, perché troppo gracili. Non nascondono i
segni e le ferite dentro e fuori. Tra di loro esiste un legame forte che
ha retto alla distanza fisica ed emotiva.
Si sono ritrovate per mettere
in scena La casa Nova di Goldoni, ma le prove vanno a rilento per
mancanza di mezzi economici e di tempo, un tempo continuamente rosicchiato dalle tante, troppe, incombenze della vita quotidiana.
Isa, infatti, deve crescere da
sola, tra fatica e incertezze, due figli. Bea vorrebbe essere ancora
posseduta dal fuoco sacro del teatro, puro e totalizzante, ma anche la
sua mente spesso finisce per vagare lontana, tra quello che il suo cuore
vorrebbe ma che non è, un pulsare emotivo imbrigliato, nei fatti, dai
legacci di una dipendenza affettiva. E quello che poteva essere ma non è
stato.
Finzione e realtà si mescolano, mentre il
passato torna e minaccia il presente, tra antiche nostalgie e segreti
inconfessati che creano fratture e minano la fiducia.
Sull'orlo
del baratro e della perdita definitiva, però, le due donne trovano la
strada del dialogo e di una condivisione più profonda, che permetterà
loro di sanare ferite e incomprensioni e di proiettarsi nel futuro
puntando finalmente sulla propria reciproca forza e sul proprio valore,
chiudendo i conti con il passato, per quanto ingombrante esso sia.
Lo spettacolo era inserito nel Variazioni di Genere Festival, all'interno del Castello dei Conti di Acerra.
Un festival dedicato al difficile processo che permette di essere davvero se stessi.
***Foto di Gennaro Manzo