domenica 22 marzo 2020

Le donne rivoluzionarie al centro della quindicesima edizione del Tam Tam Digifest


Il Tam Tam Digifest, con la direzione artistica di Giulio Gargia, in questa edizione mette al centro la donna ed il suo ruolo nevralgico, anche se non sempre riconosciuto, a livello sociale.

Infatti, “Donne di frontiera - rivoluzioni al femminile” è il tema di questa 15a edizione dedicata alle innovazioni digitali nel racconto audiovisivo.

Tre le sezioni previste: le rivoluzionare di ieri; le rivoluzionarie di oggi; le rivoluzionarie di carta. 

“Il Tam Tam Digifest – spiega Gargia – tiene conto delle vicende di attualità, ma anche della peculiare temperie sociale. Poi a fare da guida e filtro è anche la disponibilità di produzione cinematografica a tema e il gusto personale. In questo momento storico la tecnologia mostra sia le sue zone di luce, sia quelle d’ombra dove si rivela controproducente. Paure e comportamenti disfunzionali si propagano velocemente attraverso i social”.



Il tema portante di questa edizione continua ad essere quello dell’innovazione digitale, con i cambiamenti di percezione e fruizione da una parte e di narrazione dall’altra, ma anche la stretta relazione tra cinema e informazione. Un’analisi che parte dai tempi delle guerre mondiali ed indaga come cambia il modo di raccontare, anche grazie all’utilizzo della camera decor.

“Le piattaforme social – evidenzia Gargia – ci autoconfermano nelle nostre convinzioni. Si tratta di una narrazione ridondante ed assolutistica. Così quando si cerca, invece, di mediare un messaggio più complesso ci si scontra inevitabilmente ed inesorabilmente con l’analfabetismo di ritorno”.

Il cellulare, ad esempio, ha totalmente cambiato il modo di percepire la realtà e di raccontarla. Nelle passate rassegne, si annoverano i primi due film completamente girati con lo smartphone: Amore Carne di Pippo Delbono e la pellicola sul sesso incentrato sulla figura di Pasolini.




Secondo quanto spiega Gargia, innanzitutto un film girato utilizzando il cellulare è caratterizzato da un taglio verticale. Inoltre è antitetico a quello tradizionale, che utilizza diversi paradigmi percettivi. Nella pellicola girata con il cellulare a prevalere è in senso assoluto, invece, l’effetto realtà per chi guarda.

“Molti  spettatori – racconta Gargia – pensavano di essere di fronte a qualcosa di realmente avvenuto. Il rovescio della medaglia è il limite del racconto come respiro, come ampiezza: infatti, si tratta di un taglio molto adatto a raccontare una vicenda specifica o una storia privata, mentre si rivela inadeguato per racconti sociali o corali”.



Il telefonino, dunque, secondo quanto ribadiscono gli addetti ai lavori,  rivoluziona i tempi di narrazione e di percezione, tendendo ad accorciare  i tempi rispetto a quelli standard delle pellicole tradizionali. 

La mission della rassegna è anche quella di riflettere, con la sezione Il cinema fuori dal cinema, su cosa succeda quando le modalità di fruizione cambiano molto velocemente ed addirittura bruscamente come sta avvenendo nei tempi “forzati” dal Coronavirus. 

Ecco allora ecco che si passa dagli spazi fisicamente condivisi alle dirette streaming.

Come evidenzia il direttore artistico del Tam Tam Digifest, anche quando in futuro la situazione tonerà alla normalità sarà importante fare tesoro della lezione imparata in questi giorni che ha permesso capire come usare al meglio e diversificare il ricorso agli strumenti tecnologici.

“Sarà fondamentale – mette in evidenza – mantenere la possibilità di scegliere, in base alle specifiche esigenze, tra diverse modalità di fruizione, senza dimenticare mai che la fruizione e la condivisione de visu rappresentano indubbiamente un livello prezioso che valorizza la relazione umana”. 

Nel frattempo, tenendo conto delle distanze da dover tenere, per salvaguardare la salute e la  sicurezza pubbliche, appare necessario testare l’utilizzo di strutture comunicative più solide e provare a costruire, entro la fine di questa edizione prevista per novembre,  nuovi spazi di condivisione e confronto virtuali, dove si possa, ad esempio, ricostruire un ambiente per instaurare una fase di discussione post-film.



Il prossimo appuntamento in streaming con il cinema targato Tam Tam Digifest è in programma per domenica 29 marzo, virtualmente dal PAT – Palazzo delle Arti e del Teatro di Caserta con “Città delle donne”, film del 1980 diretto da Federico Fellini e con protagonista Marcello Mastroianni.
Per rimanere aggiornati è possibile consultare la pagina FB: qui
Elenco completo dei film in rassegna

Le rivoluzionarie di ieri  

Lulù – di Pabst
Tiger’s coat – con Tina Modotti 
Leni Riefenstahl (regista): Olympia – Apoteosi di Olympia
Renée Falconetti in La passione di Giovanna d'Arco
Giovanna d’Arco – di Luc Besson
Frida - di Julie Taymor
Ridicule - di Patrick Leconte 
Il resto di niente - di A. De Lillo

Le rivoluzionarie di oggi

Coco avant Chanel - di Anne Fontaine
Eva no duerme - di Pablo Aguero
Marie Curie - Radioactive - di Marjane Satrapi
Rosa Luxembourg -  di M. Von Trotta
La città delle donne - di F. Fellini
Nikita - di Luc Besson
Betty Blu - J.J. Beneix
Lucy - di Luc Besson

Le rivoluzionarie di carta 

Cercando Valentina - il mondo di Guido Crepax 
Cat Woman
Barbarella
Lady Oscar
Lara Croft: Tomb Raider

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