Marianna
Bonavolontà, con la sua guida Chic Advisor (qui la pagina FB )
, è definibile come una vera e propria rabdomante dello stile. Lei, che
concepisce il mondo come una favola colorata, va alla ricerca di cose belle e
particolari, dalla manifattura rigorosamente artigianale e made in Italy.
Un fiuto raffinato ed
allenato, una capacità innata, ma coltivata, approfondita e diversificata nel
tempo, che le permette di intercettare il particolare e che le ha consentito di
costruire, un passo dopo l’altro, questa guida all’essenza del luogo, che
contemporaneamente mira a trasmettere il rispetto per quello che, in qualche
modo, è il nume tutelare di una specifica area geografica.
GLI
ESORDI
Il viaggio alla ricerca
dello spirito dei luoghi comincia, per Marianna Bonavolontà, molto presto,
quando lei ha appena quattro anni.
E’ sua madre, siciliana, medico che, durante i
viaggi in giro per il mondo le trasmette la passione per la selezione di prodotti particolari, per quei manufatti
artigianali in grado di rappresentare l’anima di un luogo.
I viaggi sono
organizzati “in tandem” con suo padre, partenopeo, pilota, antropologo e
linguista, sempre pronto a studiare la traiettoria più giusta da seguire, anche
in abiti da civile.
Ed è così che Marianna, assieme alla sua famiglia, viaggia,
dalla Francia alle Canarie, e di quei
luoghi conosce persone, usi e tradizioni, trasfusi in oggetti, da
indossare, da portare sulla pelle…
Un doppio canto delle Sirene
per lei, ereditato dalle passioni dei suoi genitori e mescolato con la sua
propria identità.
“A vent’anni - racconta
Marianna – ho cominciato autonomamente a collezionare l’essenza di uno
specifico luogo, condensato, ad esempio, in una stoffa o in una pietra tipica
che mi aiutavano ad immergermi nel posto”.
Marianna chiama questi
oggetti “storie del momento”, un vero e proprio concentrato culturale da
indossare, che con i loro colori e profumi la riportano in un luogo e le permettono
di rivivere una sensazione, un frammento temporale.
“In questo modo –
racconta – ti senti ricco di cultura. Vi è uno scambio con i popoli all’insegna
della reciprocità, un diventare un tutt’uno. Io riporto a casa un pezzetto
della loro cultura e dei loro usi e costumi, con profondo rispetto. Penso, solo
per fare un esempio, alla pietra larimar, tipica di Santo Domingo, o ad una
fabbrica di tappeti. E’ un modo di vivere le persone, raccogliendone e preservandone
racconti e storie”.
Il larimar, ad esempio, è una pietra semipreziosa proveniente dalla Repubblica Domenicana, cui si
attribuiscono una serie di proprietà, come quella di alleviare lo stress ed
equilibrare le energie, volte al miglioramento ed al potenziamento di sé sul
piano fisico e spirituale. Oppure vi è l’amuleto,
il cui contenuto ed i cui segreti non sono svelabili, dono della Santeria cubana.
IL
NUME TUTELARE
“Napoli ad esempio –
spiega Marianna – ha il suo nume del luogo, che si ripropone nella cultura,
nell’arte e, di conseguenza, nei vestiti in Mercurio, che rappresenta
l’ingegno, nella Sirena Partenope, in grado di sedurre ed ammaliare, in Apollo,
simbolo di solarità. Le cravatte così amate, solo per fare un esempio, rinviano
ad Apollo ed alla via solare. Bologna ritrova e ripropone il suo genio in
Icaro, con la sua inventiva e creatività, che informa di sé la Lamborghini ed
anche varie forme d’arte”.
Chic
Advisor, dunque, è un modo per andare ben oltre la superficie
delle cose e degli oggetti, quelli che si possono indossare, suddivisi
sapientemente in categorie. E’ una narrazione che si snoda progressivamente,
utile a riempire gli spazi tra un luogo e l’altro, come sottolinea la stessa
Marianna. Figlia della curiosità e del gusto per la ricerca e la scoperta è
fruibile su internet e via app per android e ios.
I
LIBRI
Una passione ed uno
spirito d’avventura e di scoperta che si traduce, per Marianna, anche in due
libri: La ragazza con il genio in
valigia e Il Codice Adamasia, che narra dell’attrazione verso un luogo. Ad
affiancarla in questo viaggio l’archeologo Giuseppe
Barbera.
“Si tratta di un
neologismo – spiega l’autrice - . L’adamasia esprime, in un amalgama tra
ebraico, latino e greco, la ricerca di
qualcosa e, dunque, l’attrazione che quest’ultima è in grado di generare. E’
magnetismo e frenesia. E’ lo scintillio del diamante che sa tentare.
LA
ZONA ROSSA
Marianna invita a
trasformare la zona rossa, frutta di un divieto salvavita, in una zona dove
proteggersi a vicenda.
Un luogo del cuore in cui attrarre e moltiplicare le
energie positive. Una piazza virtuale in cui, coadiuvati dai geni dei vari
luoghi, con la loro aura protettrice, si possano esporre, senza paura, pensieri
ed azioni, attraverso foto, scritti, tutorial, abbracciandosi attraverso la distanza.
“Dedicarci a chi amiamo
e alle nostre passioni – evidenzia Marianna attraverso i social - è un gesto
d’amore”.
E possibile seguire Marianna Bonavolontà attraverso la sua
pagina Facebook: clicca qui
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