venerdì 25 maggio 2007

Amore e verginità: l'importanza di un dono

La religione cristiana suggerisce di arrivare vergini al matrimonio per tutelare la persona e per "garantire" che ci sia una scelta ponderata, basata non su un rapporto mordi e fuggi bensì su un rapporto "convinto" che ci si augura, per i sentimenti che si provano, duri tutta la vita, anche se ormai sempre più spesso non è così.
Anche nella chiesa, però, c'è ormai la consapevolezza che gli stili dei comportamento dei giovani e dei meno giovani è cambiato. Infatti, proprio un parroco, diceva in tv, nella trasmissione "L'Italia sul 2", che quasi tutti i giovani che vanno da loro per sposarsi lo fanno dopo un periodo di convivenza.
Secondo me, quindi, sarebbe assurdo un atteggiamento che stigmatizzasse tale comportamento, perchè sarebbe ipocrita, ma è giusto che la Chiesa, presone coscienza, cerchi di trasmettere a tutti quello che c'è di sacro nel matrimonio, che arrivi dopo o senza convivenza.
Quello che rende bello e importante il fare l'amore, e questo vale a maggior ragione per la prima volta, a mio parere, è il sentimento che in quel momento si prova per quella persona ed il sentire che gli si vuole donare sè stessi, anima, mente e corpo.
Se poi purtroppo il rapporto che si credeva eterno finisce per vari motivi, è già una cosa molto traumatica e bisogna elaborare un lutto. Ed arriverà nel tempo una nuova persona cui si vorrà bene ed alla quale si darà fiducia tanto da donarglisi di nuovo e farsi vedere nudi in ogni senso, soprattutto emotivamente.
E quel dono sarà bellissimo: una componente dell'amore, tanto più preziosa perchè è qualcosa a cui teniamo e che ha vissuto una vita fatta di alti e bassi e reca anche i segni della sofferenza. La persona che lo riceve, se non si ferma alle stigmatizzazioni e lo considera "usato", lo apprezzerà ancor di più e saprà tenerlo di conto.

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