giovedì 26 luglio 2007

La speranza nasce a tavola

A tavola non si invecchia, recita un vecchio adagio. Ed infatti alla tavola molti antropologi e sociologi hanno dedicato i loro studi, perchè a tavola tutto "riesce meglio", forse perchè i commensali sono più rilassati e ben disposti, anche sulla scorta dell'influsso di un giovane vinello frizzantino. A tavola, dunque, si riaffaccia l'eloquenza e la voglia di intessere relazioni e dil lasciarsi andare cede il passo alla naturale diffidenza che, a torto o a ragione, ormai caratterizza i rapporti umani.
E sempre a tavola, o comunque attraverso la tavola, può concretizzarsi la voglia di esserci , di farcela e di sovvertire un"destino avverso"... A Roma c'è un ristorante carino, con persone gentili e orgogliose del loro nuovo ristorante. Forse lo sapete gia perché se ne è parlato qualche tempo fa in tv, ma dopo la pubblicità iniziale ora attraversa qualche difficoltà. Questo ristorante ha qualcosa in più del solito ristorante: la Locanda dei Girasoli, infatti, è nato dalla volontà di alcuni genitori di ragazzi con la sindrome di Down per dare una prospettiva lavorativa ai loro figli, Claudio, Valerio, Emanuela e Viviana ,che già oggi ci lavorano come camerieri. Purtroppo non è in una via molto frequentata di Roma (in zona Quadraro) ed è molto difficile farlo conoscere. Però se si riesce a dare una svolta a questo trend negativo in fretta, le prospettive non sono molto allegre. La pizza è buona (vale fare un confronto con la napoletana dedicata alla regina Margherita...), il locale è carino ed economico e vale la pena di dar loro una mano, non vi pare? Perchè la solidarietà, a volte, non ha bisogno di strumenti complicati: bastano coltello e forchetta!
L'indirizzo è: Locanda dei Girasoli Via dei Sulpici 117 h Tel: 06/761019

2 commenti:

NALIO ha detto...

DOLCISSIMA TANI.... NON SMETTI MAI DI STUPIRMI,LA TUA VOCAZIONE PER IL PROSSIMO E' DISARMANTE...
SEI UNICA !

Tania Sabatino ha detto...

Grazie, da come scrivi mi ricordi un mio amico, Fabio.
Non sono affatto unica ;-)).
Diciamo che si fa quel poco che si può!!
Ciao e grazie