venerdì 24 aprile 2020

Lo spazzolino: il vero supereroe dell’igiene orale quotidiana


Braccio di Ferro per diventare forte ed attivo doveva assumere regolarmente i suoi spinaci, mentre Superman non avrebbe potuto fare a meno del suo sguardo laser, a patto, però, di rimanere a distanza di sicurezza dalla kryptonite. Cosa serve invece ai supereroi (casalinghi) dell’igiene orale?

La combinazione magica è semplice ma efficace e non scontata: dentifricio e spazzolino, ma attenti al come e ad utilizzare le giuste quantità di coadiuvanti correlati.

D. Come si attua un corretto spazzolamento?

R. Con lo spazzolino manuale è necessario adottare la cosiddetta tecnica di BASS modificata. Essa consiste in uno movimento di delicata rotazione delle setole rivolte verso il solco gengivale, seguito dallo spazzolamento dall’alto verso il basso nell’arcata superiore e dal basso verso l’alto in quella inferiore, per rimuovere i residui alimentari ed il biofilm batterico dalle superfici e dagli interstizi, pulendo tutti e quattro i quadranti in cui dividiamo idealmente la bocca, sia all’interno che all’esterno, sia nella parte che mastica sia in profondità, con una rotazione del braccio e/o del polso che parta dal colletto e che pratichi anche una sorta di massaggio gengivale. 



Occorrono circa 3 minuti per effettuare efficacemente questa operazione.

Un valido presidio oggi viene dalle multinazionali: lo spazzolino elettrico. Questo, spostato da un dente all’altro risulta più efficace e performante del manuale nel rimuovere i residui alimentari e la placca. Sono da preferirsi i modelli con la base di ricarica a quelli con le batterie intercambiabili. Occorre usarlo per circa due minuti, 30 secondi per ognuno dei 4 quadranti. 

Anche se il tartaro può essere rimosso solo con la pulizia dentale in studio, è indubbio che riuscire a rimuovere efficacemente la placca riduce enormemente la formazione del tartaro, e di conseguenza l'incidenza di gengiviti, parodontiti e carie.

D. Quanti tipi di spazzolino elettrico esistono?

R.Sostanzialmente ci sono due tipi: quelli che generano una rotooscillazione e quelli che si avvalgono di un effetto sonico.

Una azienda leader senz'altro è l'Oral B. Vi è una vasta gamma di modelli disponibili, con prezzi che vanno dai 20 ai 200 euro. Già un modello da 40-50 euro però permette di avvalersi del motore top di gamma dalle ottime prestazioni. 

L’oscillazione ha un’intensità percepita maggiore rispetto a quella dello spazzolino ad effetto sonico. 

La testina presenta dei fori in cui, in teoria, potrebbero rimanere dentifricio o altri residui per cui, una volta finito di lavare i denti, bisogna tenerla qualche secondo sotto l’acqua mentre lo spazzolino è ancora acceso, per ripulire tutto. 

Le testine di ricambio costano in media 3-4 euro. Inoltre, la casa produttrice ha lanciato una promozione molto utile: acquistando un qualsiasi modello presso le farmacie e le parafarmacie che aderiscono all'iniziativa, si potrà ricevere una sorta di voucher convertibile successivamente in un trattamento odontoiatrico. I dettagli dell’iniziativa sono consultabili al seguente link: qui.

L’altro tipo è il Philips Sonicare. Se i due tipi sono sovrapponibili come efficacia, quest’ultimo ha dalla sua una testina molto simile a quella manuale, senza spazio cavo interno per evitare, a priori, la possibilità di ristagni indesiderati. 

Minore l’entità vibratoria percepita. Infatti avendo una vibrazione di frequenza più alta, pari a 62mila impulsi al minuto contro i 45mila dell’altro tipo, si avverte una minore oscillazione, un minore spostamento tale da provocare, in alcuni, minor fastidio. Più alto il costo medio: 70/80 euro, mentre per le testine di ricambio bisogna mettere in conto un  6-7 euro cadauna. Entrambi i tipi di spazzolino elettrico vanno sostituiti mediamente ogni 2-3 anni e le testine vanno cambiate ogni 2-3 mesi.

D.    Esistono altri alleati dell’igiene orale quotidiana?

R. Certo: il filo interdentale per pulire uno spazi interdentali stretti e gli scovolini interdentali di varie misure,  laddove  vi sia maggiore spazio a causa di un riassorbimento osseo o di un’estrazione, nonché per la presenza di protesi. 



Inoltre l’idropulsore è un ottimo strumento per tutti coloro che abbiano ponti, corone, impianti ed apparecchi ortodontici. L’idropulsore, come gli altri strumenti, va associato all’uso dello spazzolino; esso presenta un proprio serbatoio da riempire con sola acqua o, qualche volta ma non spesso, con collutorio per non alterare l’equilibrio della flora batterica saprofita della bocca; va pulito al pari di un acquario per evitare che, a causa dei ristagni d'acqua, si formino depositi calcarei, muffe ed alghe.

I collutori possono essere usati per brevi cicli e su prescrizione del dentista o dell’igienista dentale, in abbinamento alle altre manovre già descritte.

Quando sarà possibile tornare alla normalità, si potranno riprendere le buone abitudini, ossia i controlli periodici in studio e gli eventuali trattamenti specifici per ciascun problema.

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