Un'officina, dunque, ma dove si dà vita a libri e gadget che vogliono piantare nei potenziali lettori il seme dello spirito critico, quello che solo un libro dalle radici profonde sa instillare.
Officina Milena (la pagina Facebook è consultabile qui) è il nome di una piccola casa editrice indipendente diretta da Moreno Casciello, convinto che non si debba vivere per lavorare come automi passivizzati dalla routine e da ritmi alienanti, in luoghi in cui l'umanità e l'empatia non trovano più spazio, bensì appare sempre più necessario ed urgente dare il proprio contributo nel creare bellezza e consapevolezza, tali da far respirare l'esistenza a pieni polmoni.
Milena è colei che ha ispirato un sogno, dando a Moreno la forza, la tenacia e la determinazione di tradurlo in un obiettivo e di incarnarlo in un progetto. Una giovane vita spezzata ed andata via troppo presto, appassionata di libri, cosa che l'aveva spinta a conseguire una laurea in lettere antiche. C'è, però, chi ha raccolto il suo testimone e lo ha portato verso un traguardo difficile, in un'ostinata impresa in controtendenza, densa di coraggio.
Se Officina Milena con i libri parla a grandi e piccoli di usi atavici, di linguaggi al femminile, di valorizzazione di genere, di amore in ogni sua forma, di risvegli di coscienze, ma anche di contrasto al bullismo, di ecologia e di condivisione, con i gadget, che siano shopper, borse, maglie, tazze, taccuini, calamite, spillette o tovagliette per la colazione vuole creare, attraverso un'azione educativa leggera, che richiami la leggerezza calviniana, lettori appassionati, che della letteratura, fin dal risveglio, facciano il loro pane quotidiano ed il loro adagio ispiratore.
Ecco come è nata l'idea dei Proverbi del lettore: motti che si rifanno a quelli classici, ormai patrimonio della cultura popolare, ma che, con sagacia, propongano efficaci variazioni sul tema, ispirate al "vizio" della lettura, un vizio che non si dovrebbe mai perdere, ma che anzi dovrebbe crescere esponenzialmente.
Se si chiede a Moreno cosa ne pensi della possibilità per tutti di pubblicare il proprio libro, senza alcuna selezione o supervisione a monte, la risposta potrebbe sembrare snob, elitista, un bel po' di parte, forse, a tratti addirittura feroce.
Ma poi ci si imbatte in una stilla di Frammenti di un diario intimo e tutto appare all'improvviso più chiaro, se non lampante.
Infatti, La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all'assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci. Sarà la punizione del suo principio astratto dell'uguaglianza, che dispensa l'ignorante di istruirsi, l'imbecille di giudicarsi, il bambino di essere uomo e il delinquente di correggersi. Il diritto pubblico fondato sull'uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell'appiattimento. L'adorazione delle apparenze si paga. [...]>>.
Per i bambini, la sezione Milena Kids è tra quelle di punta, la casa editrice rifugge qualsiasi vocazione all'indottrinamento, perchè i più piccoli devono essere lasciati liberi di interpretare, cercare, capire e "carpire" il messaggio ed i messaggi che una storia reca nascosti nel suo cuore pulsante.
Per sostenere ospedali e associazioni di volontariato, ai tempi del Covid 19, Officina Milena ha aderito, assieme ad altre case editrici indipendenti, all'inziativa Un libro contro il Coronavirus: per ogni libro acquistato sul sito delle case editrici aderenti (per Officina Milena qui) 1 euro sarà devoluto all'emergenza.
Ora lasciamo la parola a Moreno Casciello che ci parla della sua Officina Milena, dalla genesi ai progetti per il futuro.
D. E' un momento difficile: donne chiuse in casa con i loro aguzzini,
donne svilite e donne caregiver senza riposo. Come un libro della tua
collana al femminile può essere d'aiuto (anche per unire attraverso la
lettura ad altre donne, di oggi e di ieri, o a potenziali interlocutori e
lettori destinatari)?
R. Effettivamente
il motto di quest’ultimo mese è “restare a casa”, che per molti può
anche essere sinonimo di armonia e serenità. Così in tanti si dedicano a
pensare a se stessi, oppure al contrario a dedicare più tempo alla
famiglia, o riscoprono hobby accantonati. Ma non tutte le famiglie sono
felici, per tanti l’ambiente familiare è ostile, e questo “restare a
casa” può diventare un inferno. Se il rimanere a casa è una prigione,
soprattutto per quelle donne che subiscono maltrattamenti domestici,
possiamo solo augurarci che possa al contrario essere un periodo di
riappacificazione e confronto. La letteratura indubbiamente aiuta,
perché niente come la letteratura può risvegliare le coscienze. Autrici
come Emma Fenu e Ramona Parenzan, così attente alle tematiche della
femminilità, raggiungono gradi molto alti di empatia col loro pubblico
femminile, ma io le consigli tanto anche agli uomini. Un uomo deve
sempre capire che in ogni donna c’è sempre una dea.
D. I bambini, da essere iperstimolati attrraverso una moltitudine di
attività che corrono veloci, come il loro tempo ed i loro spazi, si
ritrovano chiusi in casa, con orizzonti ristretti e lontani da nonni,
maestri, amichetti e figure di riferimento. Un libro studiato su misura
per loro, come tema affrontato e linguaggi utilizzati, può essere utile?
R. Io
dico sempre che i bambini amano leggere. L’amano davvero, per loro è
quasi una magia quando imparano a trasformare quei segni sulla carta in
concetti. E se il libro è illustrato, ai loro occhi si apre un mondo
incantato che noi adulti non riusciamo più a percepire. Noi adulti
possiamo apprezzare la bellezza di un’illustrazione, ma per un bambino è
un mondo che prende vita. Sono convinto, e non è retorica, che se una
casa è piena di libri, in quella casa abitano bambini felici.
D. Come?
R. Noi
siamo convinti che sia importante produrre libri che parlino di
bullismo, di ecologia, di solidarietà, ecc, ma delle volte esageriamo
forzando troppo i testi. Invece i bambini sanno leggere tra le righe
molto bene. Non è necessario spiegare ai bambini perché pinocchio si è
trasformato in un asino, lo capiscono benissimo da soli. Lasciamoli
leggere e basta, lasciamoli leggere in pace, non facciamo i politici che
dobbiamo per forza indirizzare la loro coscienza come vorremmo!
D. Librerie chiuse, vendite online bloccate: quali altri spazi può trovare la letteratura e la lettura?
R. Il
problema credo sia legato alla vendita, più che alla lettura. Anzi, mi
auguro che molte persone approfittino del momento per leggere quei libri
che stanno prendendo polvere sui comodini.
Sicuramente
gli ebook sono un modo per non fermare le vendite, e il canale digitale
sta diventando preferenziale anche tra molti lettori italiani. Tuttavia
per il digitale c’è una corsa al ribasso dei prezzi che vanifica il
guadagno di piccoli editori, che si trovano a entrare in “competizione”
con self publishing a 99 centesimi o spesso gratuiti. L’unica differenza
la può quindi fare la qualità del prodotto editoriale. Magari sono
controcorrente, ma dico alle persone: non leggete tanto, ma selezionate
bene. Si sta troppo dietro ai numeri, ma se si educasse il lettore a
scegliere la qualità, ci sarebbe più guadagno per tutti anche vendendo
di meno, ad esempio fermando questa corsa al ribasso dei prezzi, o
all’aumento vertiginoso delle percentuali trattenute dalla
distribuzione. Ci sarebbe inoltre più selezione naturale tra i presunti
“scrittori”, e meno libri da lanciare su un mercato che è tra i più
saturi dell’economia moderna. Oggi in editoria contano purtroppo solo le
“copie vendute”. Da quando la letteratura è solo un fatto di numeri?
D. Ci parli delle vostre prossime iniziative?
R. Quando
otto anni fa ho iniziato a fare editoria, non sapevo nemmeno come fosse
fatta una tipografia, ma avevo idee ben chiare su cosa volevo
realizzare. Anno per anno mi sto avvicinando, anche a costo di terribili
sacrifici. Stiamo aprendo una nostra ditta di distribuzione libri, per
ora in Lazio, Campania e Puglia, ma presto nazionale. L’idea è di
lavorare principalmente con librerie indipendenti e valorizzare piccoli
editori di qualità.
Apriremo
presto delle nostre librerie, e per quanto riguarda l’aspetto puramente
editoriale, ci concentreremo di più sull’editoria per l’infanzia, non
trascurando le tematiche di genere che abbiamo sempre trattato, dalle
questioni LGBTQ+ al femminismo.
D. Qual è la ratio ispiratrice?
R. Questa
è una storia che conoscono solo gli amici, ma per la prima volta voglio
renderla pubblica. La casa editrice è nata dalla mancata elaborazione
di un lutto, una terribile perdita che mi ha tolto il senso di tutto ciò
che facevo. Era la compagna che mi ero scelto per la vita, ma una
polmonite me la portò via. A quei tempi facevo l’impiegato e non avevo
grandi ambizioni. Pensai che non era giusto che Milena fosse morta e io
no, perciò decisi di sacrificare la mia vita per una causa che ritenessi
giusta: quella causa era la letteratura. Che sia un sacrificio anche
grande è abbastanza ovvio, è davanti agli occhi di tutti lo stato in cui
versa l’editoria. Ci si deve scontrare con la realtà, ma mi è sempre
rimasta l’idea di un’editoria sociale, che non sia solo retorica, ma
voglia risvegliare le coscienze. Continuiamo a trattare questioni di
discriminazione sociale come l’omofobia e il razzismo, ma ciò che ci
interessa principalmente è educare i bambini.
D. Quale l'ideale fil rouge che le unisce?
R. Semplicemente
il futuro. Mi chiedo: come vorrei che fosse la mia casa editrice tra 10
anni? E passo dopo passo cerco di avvicinarmi a questa mia visione. Non
mi fermo mai a guardare cosa ho già realizzato e com’è la situazione
attuale (cosa che mi svilirebbe a morte), ma seguo una sorta di
miraggio. Un’unica direzione possibile. Forse perché vivo l’editoria
come una missione.
D. Cosa bolle in pentola per Officina Milena?
R. Tra i progetti per questo 2020, posso anticipare che ci muoveremo soprattutto in tre direzioni.
Abbiamo
creato un brand di gadget e accessori chiamato “I proverbi del
lettore”: selezioniamo alcuni proverbi classici e li modifichiamo in chiave
libro. Dopo essere stati illustrati da bravissimi artisti, creiamo
prodotti come calamite, taccuini, tazze, segnalibri, maglie, borse, ecc.
In arrivo ad aprile i primi taccuini, già acquistabili dal nostro sito www.officinamilena.com/shop.
Tra maggio e giugno avremo un intero set per la prima colazione letteraria, con tovagliette, sottobicchieri e tazze a tema. Lavoreremo
poi molto di più per rendere interattivi i nostri libri di Milena
KIDS: attualmente questo è già possibile attraverso la presenza di segnalibri ritagliabili e stickers adesivi;
entro quest’anno saranno integrati anche calamite e origami da
sviluppare. Inoltre, stiamo preparando delle valigette contenenti interi set di
prodotti per la lettura ludica destinate ai bambini. Infine
un importantissimo progetto è quello relativo alla messa a regime di una nostra ditta di
distribuzione di libri, specifica per le librerie indipendenti e per i
piccoli editori di qualità. Milena Libri partirà soprattutto nelle
regioni Lazio, Campania e Puglia, per poi diventare nazionale.
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