martedì 12 giugno 2018

Cenando sotto un cielo diverso: la valorizzazione del territorio è servita

Superare le difficoltà lanciando il cuore oltre l'ostacolo, per raggiungere l'obiettivo di includere la diversità.

Questo il motivo ispiratore che ha unito e spinto all'azione il team che ha collaborato, ognuno in base alle sue competenze, alla realizzazione dell'ottava edizione del galà benefico Cenando sotto un cielo diverso ospitato dal Parco Archeologico del Castello di Lettere ed in programma per la serata del 24 giugno.

"L'obiettivo - spiega l'ideatrice ed organizzatrice Alfonsina Longobardi dell'Associazione Tra Cielo e Mare - è la valorizzazione delle bellezze culturali, la promozione del territorio e il contrasto al disagio. E' necessario aprire le braccia al disagio".

Un triplice obiettivo che ha permesso allo splendido Castello di Lettere di uscire dal cono d'ombra dove era relegato, per splendere alla luce del sole, grazie anche alla neonata attribuzione della denominazione di sito archeologico.

"Per l'edizione estiva - continua l'art director - siamo arrivati ben all'ottava edizione. Molte manifestazioni, purtroppo, sono costrette a fermarsi alla seconda o alla terza edizione a causa degli ostacoli che si frappongono sulla loro strada. In questo caso è stata premiata ed ha vinto la tenacia, unita alla determinazione. Mentre l'edizione estiva sigla un duraturo gemellaggio con il Castello di Lettere, quella invernale è in formula itinerante, on the road".

In questa manifestazione, come evidenzia l'organizzatrice, culminano gli sforzi e l'impegno che si snodano lungo tutto l'arco di un anno, volti a "scovare" luoghi della Campania da valorizzare e attività nascenti ed emergenti da promuovere, che si affiancheranno a quelle degli chef stellati.

Molti ragazzi "a rischio", provenienti da varie associazioni, affiancheranno gli chef.

In quest'ottava edizione estiva nevralgica la collaborazione, siglata per la prima volta, con la Soprintendenza, e la raccolta fondi a favore dell'A.O.R.N. Santobono - Pausilipon, unico polo pediatrico per l'assistenza e la ricerca di tutto il Centro - Sud e centro di riferimento d'eccellenza per tutto lo Stivale.

"Siano molto grati di questa opportunità - spiega Carmine Pecoraro, direttore del Reparto di Nefrologia Pediatrica e Dialisi -. Attualmente stiamo lavorando alacremente per riuscire ad ottenere il riconoscimento ufficiale di Istituto di Ricovero e Cura (IRCCS). L'ecografo che attualmente utilizziamo è stato frutto di una precedente donazione, ma adesso ne occorrerebbe uno più avanzato e di ultima generazione, per allargare gli orizzonti dell'esame obiettivo e guardare dentro al corpo.  Il nostro prossimo, obiettivo, infatti, è avviare un centro trapianti partenopeo e poter effettuare i trapianti a Napoli. Attualmente seguiamo già oltre 150 bambini trapiantati. Inoltre siamo accreditati come Centro di ricerca per le malattie rare nefrologiche".

Grandi progetti crescono dunque.


Anche quello relativo alla valorizzazione archeologica e culturale del Castello di Lettere.

Nel 2015, infatti, si avvia il nuovo progetto di valorizzazione della struttura, che ne prevede il restauro ultimato nel 2016.

"Abbiamo speso totalmente il finanziamento concessoci - ribadisce l'architetto Paola Marzullo - ed abbiamo realizzato il progetto nei tempi previsti dalla Regione Campania. Il Castello, che attualmente è stato riconosciuto Parco Archeologico, rappresenta un'eccellenza paesaggistica, archeologica, culturale ed enogastronomica per tutti i Monti Lattari. Da soli, però, non si va da nessuna parte. In tal senso è stata nevralgica la partnership con la Parco Archeologico di Pompei".

Attraverso la fase attuale, che sta realizzando scavi importanti, gli addetti ai lavori si propongono di realizzare il Polo Museale del Mediterraneo che, come evidenzia la Marzullo, costituirà la memoria storica dell'area, con l'obiettivo di creare un indotto che faccia dialogare la parte scientifica, archeologica e culturale con quella ludica, attraverso eventi di spessore com'è, appunto, Cenando sotto un Cielo diverso.

In cantiere, secondo quanto ribadiscono i referenti, anche un altro progetto ambizioso. con il fine di "realizzare qualcosa di meraviglioso dal punto di vista storico e storiografico: la valorizzazione della parte antica", da realizzarsi attraverso la partnership con  l'Università di Macerata e quella delle Cicladi.

"Ho voluto e creduto fortemente in questa squadra coesa al femminile - dice il sindaco Sebastiano Giordano -. Per realizzare questo progetto abbiamo ottenuto un finanziamento europeo da due milioni di euro. L'obiettivo è quello di portare Lettere fuori da confini geografici angusti, dando vita a eventi dentro e fuori il Castello. Nel 2016, il Ministro ha dichiarato Il Castello di Lettere un grande attrattore turistico di rilievo nazionale".

Dopo l'inaugurazione della prima sala, quella medievale, ora il percorso è costellato da numerosi obiettivi: è necessario superare i confini ed andare oltre l'ostacolo.

Confini che devono diventare ponti per realizzare anche processi di inclusione concreti, con strumenti idonei, come ribadisce il sindaco di Lettere.

"Vivere un momento o una condizione di disagio - evidenzia Giordano - non dev'essere motivo di esclusione. Un'inclusione concreta è l'obiettivo che un amministratore deve perseguire nei confronti di una cittadinanza che ha deciso di metterlo a capo di una comunità".

Lo strumento per realizzare questo fine ambizioso è quello della valorizzazione territoriale.

"Il turismo è la prima fonte idonea a sostenere lo sviluppo economico e sociale - ribadisce Elvira Pentangelo, assessore al Turismo del Comune di Lettere - che permetta di reagire alla crisi socio-economica e consenta di contrastare i momenti di difficoltà. Un turismo destagionalizzato e non mordi e fuggi. Lettere può e dev'essere l'asse trainante per lo sviluppo di tutto il territorio dei Monti Lattari, in particolare per Castellammare di Stabia, onde consentire alla città una fioritura occupazionale, economica, sociale e civile, che passi attraverso le direttrici della valorizzazione culturale, artistica ed enogastronomica".

Cenando sotto un cielo diverso riunisce sotto la propria egida oltre 90 addetti alla ristorazione, tra panificatori, pizzaioli e chef, che allieteranno, con le loro pietanze, i palati degli ospiti presenti al galà del 24 giugno, capitanati dallo chef stellato Michele De Leo.

Tra questi, lo chef  Lello Iovine della Tenuta Iovine - Produzione Vini in Campania, maestri del Gragnano

"Per noi - dice - azienda vuol dire famiglia. Produciamo vini da quattro generazioni, a partire dal 1890".

Fiore all'occhiello per l'azienda Iovine un Gragnano frizzante, prodotto dalle uve della zona doc della Penisola Sorrentina che comprende Gragnano, Castellammare e Pimonte. Un vino il cui gusto è esaltato se servito freddo.

A fargli eco Raffaele Lamura del Poggio delle Baccanti.

"Per il vino la diversità non esiste. Il vino è il più grande testimonial di un territorio, poiché il suo gusto è legato al tipo di uva utilizzato, le cui caratteristiche dipendono dal terreno specifico della zona. Ecco perché proprio al vino dev'essere demandata la difesa del territorio stesso".

Pronto a far conoscere le loro bontà a metri zero, poiché frutto di un processo di auto-produzione, anche il team della Masseria Gabriele.

"Siamo un'attività giovanissima - racconta Raffaele Ingenito - aperta da circa un anno. Siamo pronti a farvi assaggiare le nostre leccornie".






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