sabato 25 luglio 2020

SfoglieteLab: Vincenzo Ferrieri bissa in gusto e creatività a piazza Dante

Per ogni attività esistono numerosi momenti di debutto in società, che permettono di dialogare con la propria clientela e presentare le proprie leccornie.



Per Vincenzo Ferrieri ed il suo SfogliateLab uno è stasera, sabato 25 luglio, con un aperitivo davvero invitante, organizzato nel nuovo punto aggregativo di piazza Dante, sotto lo sguardo benevolo e protettivo del sommo poeta. Orologi puntati per le 19.00.

Una tradizione familiare solida, in grado di rinnovarsi, ma anche di rimanere fedele a sè stessa, in soluzione di sostanziale continuità.



Le radici affondano in una laboriosità lunga tre generazioni, sin da quando è nonno Vincenzo a mettere le mani nell'impasto, portata avanti dai suoi figli, prima, e dai nipoti, poi.

Il marchio targato Vincenzo Ferrieri è SfogliateLab (ma sono stati nutriti dalla medesima radice, per poi trovare modi e spazi di diversificazione, anche Cioccolatitaliani, con in tandem la coppia padre-figlio Giovanni e Vincenzo, esportato a Milano, e Cuori di sfogliatella di Antonio Ferrieri).

Questa nuova sede arriva dopo 20 anni dalla sede storica, situata nel cuore vivo e pulsante di piazza Garibaldi.



"Nella sede storica - racconta Vincenzo -  gestisco la pasticceria e i laboratori artigianali.  Trecentocinquanta metri quadrati, articolati su due piani".

Si bissa, quindi, con questo nuovo corner, più raccolto ed intimo, dotato di un forno, onde garantire la fragranza dei prodotti, cotti in loco, che però dal primo locale mutua lo stile, affidato all'architetto Francesca Guida, e i colori, per assicurare la piena riconoscibilità, e familiarità del marchio.

I prodotti targati SfogliateLab sanno conquistare tutti, da Nord a Sud: prova ne sono i numeri dell'e-commerce, con in testa la Lombardia: sfogliatella campanella, babà e pastiera, nelle due versioni dolce e salata.

Vincenzo ha il merito di aver letteralmente riconquistato la fascia giovanile, che si era allontanata dalla versione classica della sfogliatella riccia, preparata con una base neutra, fatta da acqua, farina e sale, e l'interno caratterizzato da un'esplosione di gusto, grazie alla mescolanza tra ricotta, semola e canditi.

"Per stregare un pubblico giovane - racconta Ferrieri, formatosi alla Scuola di Dolce e Salato, che ha intrapreso il suo cammino sin da quando aveva 16 anni - ho mantenuto la farcitura a base di semola e ricotta, ma ho portato il gusto all'esterno, sulla superficie, coniugando tradizione e innovazione".

Poi arriva la Sfogliatella campanella, che ibrida il dolce partenopeo classico con il cannolo siciliano, facendo incontrare la croccantezza della sfoglia esterna e la scioglievolezza della farcia interna.



Il dolce viene cotto su uno stampino a forma di campana: all'interno troviamo ricotta fresca e, affinchè l'esterno non si inzuppi, perdendo la sua peculiarità croccante, viene isolata con una parete di cioccolato infuso. Sulla cima ed all'esterno, poi, tornano gli ingrediernti che caratterizzano la peculiare variante, presentata in oltre 40 nuance di sapore.

Ingolosisce l'aperitivo reso unico dalle mini-sfogliatelle salate, dove sono protagonisti alcuni elementi tipici della cucina partenopea: salsiccia e friarielli; melanzana e provola.




A viziare davvero tutti i gusti, ci pensa la Sfogliata fredda, un semifreddo che propone una sfogliata scomposta, fatta con pan di spagna, sfoglia sbriciolata, mousse di ricotta al gusto di sfogliata, canditi, aromi naturali, un'altra sfoglia e zucchero a velo. A completare quella che assume i contorni di una vera e propria opera d'arte, conferendole un'ulteriore caratterizzazione per le papille gustative, la decorazione realizzata con una mini - sfogliata riccia classica.

"Questa apertura - racconta Vincenzo - è una scommessa ed insieme una promessa fatta a mio padre reduce dal Covid-19.  Trentadue giorni di ricovero in ospedale. Un gesto di speranza e rinascita, all'insegna del confronto e delle nuove idee".

Il protagonista della manifestazione Artigiano in fiera di Milano, la cui terza edizione si è svolta lo scorso dicembre, nella settimana che va dal 2 al 9, è il panettone al gusto di sfogliatella, figlio di una lievitazione lunga 72 ore, suddivisa in due momenti (doppia lievitazione), realizzato con una quantità di lievito madre davvero minima.

Per chi, come Vincenzo Ferrieri, si impegna, con competenza, dedizione, qualità e creatività, un brindisi al sapore dolce ed invitante delle scommesse vinte!







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