domenica 27 marzo 2011

La magia della tradizione ebraica: Giosafatte ed il settimo nipote


Perchè leggere “I racconti di Giosafatte e del suo settimo nipote” di Rosso Capuano?

Il perchè riposa tra le pagine di un libro "prezioso" all'interno del quale si ritrova tutta la magia e la melanconia tipica della tradizione ebraica.

Il libro inaugura la collana di narrativa e poesia “La Casa della Vita” di Antonio Pisano editore.

La Casa della vita , infatti, nell’Antico Egitto rappresentava il luogo in cui aveva origine la conoscenza e la cultura.

L’esordio letterario di Capuano, classe 1946, da sempre studioso di glottologia e filologia, recupera, affinchè non vada perduta, una parte significativa dell’identità flegrea, in particolare di Bacoli, dove, a partire dalla seconda metà del ‘500, giunsero gruppi di ebrei, già allora vittime di persecuzioni in più parti d’Europa e del mondo, come ricorda lo stesso autore, dando origine ad un incrocio di usi, costumi e tradizioni.

Il libro, impreziosito dall’utilizzo di carta tatami, che ricorda la consistenza di una pergamena, costituisce uno scrigno della memoria. Nove racconti, divisi in due parti, che nonno Giusafatte (Giusafàt, come suona nel dialetto di questa terra) raccontava ai suoi nipoti, per allietare le serate quando ancora la televisione non esisteva. Nove racconti che riannodano i fili di una memoria spezzata, visto che spesso il passaggio degli Ebrei nei Campi Ardenti non è ricordata da nessun libro, come spiega Capuano nella postfazione.

Nella prima parte l’autore trascrive i racconti uditi dal nonno, salvando così un’importante tradizione orale, di cui cerca di mantenere intatta l’atmosfera, attraverso uno stile leggero e fresco. Intrecci di vita incantevoli o drammatici che hanno il sapore di una fiaba. Nella seconda parte lo scrittore dà vita ad un gruppo di racconti che si ispirano alle tradizioni flegree, tratteggiando, ad esempio, personaggi come quelli della janara o della Sibilla.

Non è un caso che a far rivivere queste tradizioni sia il settimo nipote di Giosafatte. Infatti, il sette, come ricorda Antonio Pisano, ha una forte valenza simbolica. Sette sono i giorni in cui è avvenuta la creazione di ogni cosa, sette i vizi capitali e le volte in cui sarà punito chi uccide Caino. E sette è il numero di lettere da cui è composto il nome di Dio.

Scheda

Titolo: I racconti di Giosafatte e del suo settimo nipote

Autore: Rosso Capuano

Casa editrice: Antonio Pisano Editore

Anno: 2010

Collana: La casa della Vita

Pagine: 150

Prezzo: 16 €

Nessun commento: