Ve lo ricordate quando alle Superiori la Scuola richiedeva il certificato di sana e robusta costituzione (ora idoneità fisica) per poter svolgere le attività di educazione fisica?
Un passaggio vissuto spesso dagli studenti come una scocciatura formale ed invece importantissimo perchè al medico sportivo tocca il delicato compito di valutare o stato di salute della persona, la sua possibilità di fare determinati sforzi ed alla fine, nell'ambito di un quadro generale, di indirizzare il paziente all'attività fisica più adatta e compatibile con la sua struttura fisica.
Ancora oggi questo è un aspetto trascurato da molte strutture sportive ed anche dagli stessi interessati che fanno sport per passione a livello amatoriale.
Basti pensare che, come ricordano gli esperti, in molti tornei intersociali la figura del medico sportivo, obbligatoria per legge, risulta nei fatti presente solo sulla carta.
Il risultato sono danni, di varia entità, da un livello lieve ad uno medio grave, a carico del nostro organismo, con ferite, lesioni, strappi, e simili, fino ad arrivare potenzialmente alla morte per un per un arresto cardiocircolatorio.
Per riflettere su queste tematiche e delineare un preciso quadro di riferimento ed una nuova strada percorribile, sabato 8 marzo a partire dalle ore 9.00 si svolgerà un seminario informativo sulla nevralgicità del primo soccorso nelle attività sportive.
Ad organizzarlo Tangram srl, Riamed, centro SMS con il patrocinio del Comune di Napoli e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.
Location il Circolo Nautico Posillipo (via Posillipo, 5).
"Quanto è importante essere preparati ad intervenire durante manifestazioni sportive a fronte di incidenti e malori, anche gravi? Quali sono i nuovi obblighi nella legislazione Regionale in linea con quanto disposto dalla legge Balduzzi (legge 189 dell'8 novembre 2012 e recentemente oggetto di una nuova interpretazione i cui effetti entreranno in vigore dal gennaio 2015?
A questa ed a tante altre domande mira a rispondere il seminario informativo odierno, strutturato su tutta la giornata.
Presupposto di questi interventi: in Italia ogni anno muoiono almeno 8 atleti secondo gli esperti, mentre in Campania vi è la maglia nera del numero di infortuni nelle strutture sportive.
Questo denota una profonda lacuna culturale sia per quanto riguarda le tecniche dui primo soccorso in caso di taglio, ustione , colpo di calore e simili (il primo soccorso può essere effettuato da qualunque operatore sportivo dall'allenatore ad un tecnico in possesso di idonea abilitazione BLS-d riconosciuta a livello europeo ) sia nell'ambito del pronto soccorso, le cui manovre possono essere messe in atto solo da un medico.
Nella prima parte del seminario, quindi, (mattina) verrà affrontato il versante del primo soccorso, mentre nel pomeriggio quello del pronto soccorso, di cui è protagonista il massaggio cardiaco, a tutti gli effetti strumento un salvavita.
GLI ESPERTI A CONFRONTO
Ne parlano il Dott. Enzo Marra, noto commercialista, faro di centinaia di società sportivo dilettantistiche della regione che tratterà della sicurezza negli impianti sportivi attraverso i nuovi obblighi della legislazione regionale; il Dott. Maurizio Marassi (promotore di questo momento di riflessione-azione) medico sportivo, pilastro del DOOA Posillipo, che chiarirà gli aspetti relativi alla tutela sanitaria degli sportivi e la Legge Balduzzi, il Dott. Lucio Gagliardi tratterà l’asepsi e le ferite da taglio, il Dott. Ferdinando di Lauro il valore dell’ECG, il Dott. Guglielmo Lanni i traumatismi osteoarticolari, la Dott.ssa Annamaria Meterangelis, campionessa di basket e psicologa dello sport analizzerà la psicologia del soccorritore, il Dott. Giovanni Vivona dell’AOU Federico II, esperto in anestesia e rianimazione e medicina dello sport concluderà con un approfondimento sul primo soccorso, importanza ed uso di un defibrillatore, rianimazione cardiorespiratoria e ciclo della vita.
LE TAPPE IMPRENSCINDIBILI
Come ribadiscono a più riprese gli esperti avere a disposizione un defibrillatore è fondamentale perché può salvare la vita. Presupposto la presenza di personale competente addestrato al primo soccorso, e la visita medico-sportiva, quale necessario mezzo di prevenzione.
Affinchè, dopo il verificarsi di tragici incidenti anche letali, non si parli di tragedia annunciata e non pesi sulla coscienza collettiva e professionale il peso di un evento evitabile, di cui in qualche modo si diviene, per incuria e leggerezza, corresponsabili.
Il Seminario vedrà tra gli altri la partecipazione di specialisti del settore medico sportivo, dirigenti delle principali federazioni sportive, aziende specializzate nella comunicazione via internet, nella formazione,nella fornitura di ortopedia e medicali, nonchè fisioterapisti, studenti universitari, e quanti intendano approfondire tematiche culturali di pubblica utilità.
IL PRIMO SOCCORSO
"Per primo soccorso - chiarisce Andrea Ritondale della Riamed - si intendono tutte quelle manovre che si eseguono su persone "a terra" per mantenerle in vita in attesa dell'arrivo del 118 ( viene definita catena della sopravvivenza).Tali manovre possono essere eseguite anche da operatori non medici, ma formati opportunamente ed in possesso di certificazione Bls- d".
ln base alla consapevolezza nata da diversi fatti di cronaca, si pensi ad esempio al caso del calciatore Morosini solo per fare un esempio, il livello di sicurezza sui campi non e' cambiato molto, purtroppo, testimonianze degli addetti ai lavori alla mano.
Come viene da più parti sottolineato, la strada da percorrere e' ancora lunga ma sia le istituzioni che gli addetti ai lavori stanno cercando di creare attraverso congressi come questo la cultura del defibrillatore e del primo soccorso per trasmettere la consapevolezza e la competenza su come comportarsi quando una persona e' in arresto cardiaco e sull'utilizzo del defibrillatore stesso perchè "il tempo a disposizione per far sì che la persona non subisca danni irreversibili è veramente poco".
"La legge regionale sullo sport, la numero 18 del 25 novembre 2013 - spiega Enzo Marra - dal primo gennaio 2015, per il riconoscimento della qualifica di istruttore, prescrive la frequenza ed il superamento di un corso di formazione di PSS (Pronto Soccorso Sportivo). Dunque tutti gli istruttori sportivi della Campania debbono, alla luce della nuova normativa regionale, conoscere ed aggiornarsi sulle tecniche di primo soccorso in considerazione di probabili incidenti che possono accadere sui campi di pallavolo, nei centri sportivi o in palestra".
Nevralgico anche il decreto Balduzzi che, in termini di responsabilità medica impone l'obbligo dal gennaio 2015 di affiancare al corso in Pronto soccorso Sportivo anche uno che abiliti all'uso del defibrillatore semiautomatico e alla sua manutenzione.
Alla conoscenza delle manovre più idonee va affiancata una consapevolezza ed una prontezza d'azione a livello emotivo e psicologico.
"E' necessario - rincara la dose Annamaria Meterangelis psicologo dello sport/staffa Pallanuoto Posillipo e psicoterapeuta - avere consapevolezza del ruolo edelle possibili emozioni in gioco. Inoltre, imparare ad integrarsi con gli altri soccorritori favorendo il percorso migliore nell'attesa del responsabile della sicurezza. Questo si traduce in un'adeguata comunicazione tra i soccorritori 'laici' ed i professionisti nonchè nei confronti dell'assistito".
Ne consegue un clima di maggiore tranquillità, secondo quanto ribadisce la Meterangelis, che permette di intervenire tempestivamente senza sprecare tempo ed evita che si concretizzi il rischio del verificarsi di quel fenomeno che gli psicologi chiamano "passività collettiva", dove ognuno pensa che ci pensi qualcun altro a soccorrere colui che si è sentito male ed alla fine nessuno fa nulla.
CONTRO I RISCHI MORTALI: PREVENIRE
Michela Mancini vicepresidente della Coalizione italiana contro la pena di morte, ricorda come la Coalizione abbia patrocinato un'iniziativa della Riamed, (Società leader in Campania per la fornitura di prodotti e servizi in ambito elettromedicale, ospedalieri e del benessere) svoltasi l'11 ottobre scorso, in occasione della undicesima Giornata Mondiale contro la Pena di Morte.
Coalit dal 1997 opera a livello nazionale in favore della legalità, della cittadinanza attiva, dei diritti,ma soprattutto a tutela della vita in tutte le sue forme.
Tale giornata ha permesso di donare al Nuovo Quarto Calcio per la Legalità un defibrillatore Cardiac Science mod G3 per cardioproteggere lo stadio Giarrusso di Quarto.
Nessun commento:
Posta un commento