lunedì 3 marzo 2014

Moda con stile e rispetto per l'ambiente targata Lisa Tres Chic

Lei è Elisa Tortora in arte Lisa Tres Chic.

E' lei che propone qui a Napoli lo swap, cioè il baratto di abiti nella sua boutique, accogliente ed elegante, ubicata a via Duomo 319.

Ma per carità non parlatele di baratto come di un'usanza povera legata all'arte di arrangiarsi.

Per lei lo swap di abiti è messa in circolo di fantasia, creatività, amore per il bello e voglia di reinventarsi, abbinati ad una forte coscienza ecologica, al rispetto per l'ambiente, quale casa di tutti, ed alla consapevolezza che le risorse, naturali e non, non sono un bacino senza fondo che ci si può permettere di sprecare.



Provare per credere.

Nella sua boutique si entra e si apre un mondo di colori e stili, che permette di far emergere la propria peculiare bellezza e di esprimere le proprie potenzialità.

Per essere modelle e vedere esaltate le forme nel modo giusto non occorre essere una taglia 40 nè silfidi dall'incedere maestoso e algido.

Basta lasciarsi andare e riscoprire la cura per se stessi ed il piacere di fare due chiacchiere tra amiche, regalandosi tempo e coccole, tra specchi, tè e pasticcini.

A dare consigli è Lisa Tres Chic, personal shopper, curatrice d'immagine e swap manager, che reinventa abbinamenti e stili, esaltando la femminilità insista in ogni donna.

Niente improvvisazioni però ma talento coltivato attraverso corsi mirati. Di esempi a cui attingere ce ne sono tanti. Dall’Atelier del Riciclo di Milano, a Barattiamo a Roma, senza dimenticare casi internazionali come il Give and Take londinese.

A questo Lisa aggiunge quel  pizzico di pepe e di originalità proprio del capoluogo partenopeo che dona a questo mix una marcia in più.



Nella sua  boutique (ed anche nel contiguo Club del Baratto) di via Duomo domina su ogni cosa l'amore per l'ecomoda.

"L'ecomoda - spiega Lisa -  è 'l'altra moda', quella che promuove l'edonismo sostenibile, che strizza l'occhio al fashion system, alla bellezza ed alla cura dei particolari. Per essere una donna al passo con i tempi ed in qualche modo precorrerli, senza dimenticare, però, i parametri di responsabilità etica, sociale e ambientale. Sicuramente l'ecomoda risponde, in primis, alle esigenze della salvaguardia ambientale poichè si avvale di pratiche come il riciclo ma anche  l'uso di filati biologici e naturali, di materie organiche e tinture vegetali".

Il risultato è rappresentato da  capi e accessori per un consumatore "critical e fashion" (sensibile alle tendenze della moda ma anche consapevole e dotato di coscienza critica nelle scelte di consumo), attento alla storia del prodotto ma che non rinuncia ad un tocco glamour. 

"Quindi . continua Lisa -  l'ecomoda è uno stile consapevole e salvambiente ma è anche una tendenza chic".

Un po' boutique d'alta moda, ma con un'ottica "democratica" di un prezzo a portata di tasca, un po' mercatino multicolore, dove è possibile paasseggiare, ammirare, toccare e trovare l'affare.



Perchè la "grande bellezza" (passatemi il termine ora in voga) che va a braccetto con la consapevolezza di sè sia davvero a portata di tutte.

 Lisa non consiglia questa scelta solo agli altri. Il suo non è solo un lavoro. E' un'ottica di vita "partecipata" che sperimenta ogni giorno.

"Io stessa ho deciso di percorrere questa strada - sottolinea - poichè credo nella second life come principio".

Solo credendoci veramente fino in fondo, solo sposando dal profondo un'idea e compenetrandosi con essa, insomma, le "ciambelle riescono con il buco".

La seconda vita, secondo quanto ribadisce la personal shopper, la seconda opportunità, il riciclo, è l'anima della sua attività lavorativa ma anche della sua quotidianità esistenziale.

PAROLA D'ORDINE: SWAPPARE CON STILE E ALLEGRIA

 Lo swapping non è solo il baratto in versione glam ma è una filosofia di vita soprattutto in un momento sociale così difficile come quello che stiamo attraversando. 

"Lo swapping è prima di tutto la rappresentazione della mia creatività e della mia voglia di vivere, è il mio modo di reinventarmi ma anche di allontanare lo spettro della crisi economica. Riproponendo l'antica pratica del baratto in una chiave più moderna, allegra e giocosa, cerco di realizzare un'esperienza alternativa alla corsa all'acquisto, nella logica sia del riuso intelligente di capi e oggetti sia in quella del risparmio ma senza il dictact della rinuncia o del sacrificio"

 Poiché come diceva C. Chanel "l'eleganza non è indossare un abito nuovo".

Bisogna sentirsi bene in un abito, bisogna che rappresenti il nostro modo di essere, di sentire, di vivere. ma al contempo che promuova un rinnovamento cotsante. Perchè nella vita vi è una sola certezza. E' impossibile non cambiare ed evolversi.

Senza dimenticare una cosa fondamentale: il cambiamento interiore produce il cambiamento esteriore e vicerversa, in un circolo virtuoso di scambi di energia vitale positiva.

Non è un caso che quando si decide di cambiare in maniera radicale, di dare un rinnovamento al vecchio sè e ad uno stile di vita stantio, di lasciare andare le zavorre dell'anima, si cominci da un bel taglio di capelli e dall'acquisto di un abito apripista di una nuova fase dell'esistenza.




APRIRSI AL NUOVO

Un'ottica bella ed alla moda ma che riece a conciliare vari aspetti, perchè non è vero che alcune scelte di vita siano in contrasto o ne escludano sistematicamente e necessariamente altre.

Per ogni rosa, come spesso accade, c'è sempre qualche spina ed affrancarsi dalle idee un po' "vecchie" legate al alla visione del baratto come qualcosa che è tipica di chi si deve arrangiare, non sempre è facile.

Come sostiene il sociologo Zygmunt Bauman viviamo in una società capitalistica  in cui si promuove ed alimenta l'idea che non si debba conservare ed "accumulare" ma che si debba buttare sempre più oggetti per fare spazio all'acquisto frenetico di altre cose.

Bisogna essere consumatori voraci e veloci, a costo di accumulare debiti.

Il consumo per decenni, ed ancora di più oggi, viene promosso come status symbol di agio e di condizionde vincente a livello sociale.

"Le difficoltà che incontro - rincara la dose Lisa -  sono le stesse che si devono affrontare quando si è precursori di qualcosa di nuovo, sono pur sempre una pioniera nella mia città. La diffidenza è sicuramente il muro più alto ma anche l'omologazione imperante è un'altro ostacolo. Io rappresento la diversità. Ciò che propongo è un'alternativa allo stereotipo del lusso soprattutto".

IDENTIKIT DELLO SWAPPER

Lisa ci aiuta a delineare una sorta di identikit dello swapper che si rivolge alla sua boutique partenopea.

E' sicuramente una persona curiosa, alternativa, attenta ed anche molto altruista. 

Ama l''idea di scambiare con altre persone sconosciute le proprie cose. 

Nello specifico sono soprattutto donne propense alla socializzazione, alla novità e alla originalità.

Nel campo della consulenza d'immagine, si rivolgono a me soprattutto persone che vogliono rinnovarsi, che vivono un momento di insicurezza ma anche di rinascita. 

Donne che desiderano, attraverso il cambio di look, rilanciare la propria immagine, avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo e della propria bellezza.

E' l'energia vitale di una donna in rinascita, di chi cambia pelle e risorge, ancora più forte, dalle ceneri di un forte dolore o di una forte delusione sfociata in frustrazione ed infine ripudio dello stile di vita precedente. 



Anche qui Lisa parla per esperienza diretta. 

Infatti questo progetto, amato, cullato e coltivato a costo di grandi sacrifici, ha segnato la realizzazione di una nuova tappa dell'esistenza, di un cambio radicale di rotta dopo la perdita del lavoro avvenuta nel 2010.

PROSSIME TAPPE NEL VIAGGIO DELL'ESISTENZA

"Di progetti nel cassetto ce ne sono tanti". 

Lei non ha dubbi e soprattutto nel le mancano forza e determinazione, testardaggine e tenacia, coraggio ed un tocco di follia, che è il vero carburante dei veri saggi, a volte profeti in terra straniera e stranieri nella propria, almeno inizialmente.

"Alcuni li sto già realizzando anche grazie a preziose collaborazioni che mi portano comunque a tramettere la filosofia dello swapping attraverso diversi canali, dalla sfilata allo shooting fotografico, fino ad arrivare alla trasmissione televisiva o radiofonica, senza dimenticare eventi realizzati per le donne, come Glamour market, swap party, concertati per coccolarle e metterle a conoscenza di nuove realtà imprenditoriali e creative".


Sua compagna d'avventura e di viaggio è Lady Bug’s Beauty

Insieme hanno creato anche il progetto associativo Green&Glam Angels, cui si sono unite, contagiate dall'entusiasmo e dalla forza dell'idea, altre donne executive, che sposano l'ottica di una moda che cammina a braccetto con il rispetto della natura.



Un lavoro che vive e respira, espandendosi, attraverso la capacità e la voglia di creare sinergie tra chi possiede diverse competenze.  

La linfa vitale del progetto sta proprio nella forza del gruppo. 

"Da soli - ribadisce Lisa con un sorriso e tanta grinta - -non si va da nessuna parte".

Per contattare Lisa Tres Chic è possibile utilizzare l'indirizzo e-mail aspassoconlisa@gmail.com
 

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