venerdì 28 febbraio 2014

Scambio di visioni: imparare a guardare se stessi attraverso la propria storia culturale


Domani, 1 marzo, sarà l'ultimo giorno per visitare la Mostra "Scambio di visioni/Arti e Beni Culturali", allestita presso la Sala delle Terrazze di Castel dell'Ovo ed inaugurata il 18 marzo scorso.

Una sala da cui si domina, in visione aerea, lo specchio d'acqua ed il panorama che circonda Castel dell'Ovo. 

Una città che mostra se stessa, al naturale, trovando un rispecchiamento all'interno di un'esposizione sui suoi beni  culturali ed i suoi scorci (ma l'esposizione rinvia riflessi anche di altri luoghi d'Italia).

Una bussola orientata alla ricerca di visioni alternative, inedite, capaci di andare oltre l'apparenza e, mettendo in discussione ottiche consolidate, disvelare nuovi universi di senso e significato, restituendo anche quella dignità che a volte viene lesa o negata...

PROTAGONISTI INCROCIATI

Protagonisti sono monumenti poco conosciuti, come la chiesa di San Rufo Martire di Piedimonte di Casolla a Caserta, la basilica di San Giuseppe delle Scalze a Montesanto a Napoli o il Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, ma anche le più note Scalinate di Trinità dei Monti a Roma, la Casina Vanvitelliana al lago Fusaro o la basilica di San Francesco di Paola, che domina piazza del Plebiscito.

La mostra “Scambio di Visioni/Arti e beni culturali” racconta le contraddizioni del patrimonio artistico e culturale della Città delle Sirene tanto prezioso quanto poco valorizzato, apprezzato in tutto il mondo eppure oggetto, in molti casi, di degrado e incuria.



Ne nasce un'istantanea di luoghi fisici e dell'anima.

Un dialogo tra vari luoghi d'Italia, con le loro specificità territoriali e culturali, con la storia che ognuno custodisce dentro di sè.

Ventisei foto di autori, molti dei quali professionisti (ma anche di appassionati di fotografia che trovano in questo strumento un modo per guardare il mondo in maniera diversa, appuntando l'attenzione sui  particolari), selezionate attraverso l’omonimo concorso fotografico internazionale e scelte da una giuria di esperti, con la direzione artistica della fotoreporter Eliana Esposito.

La giuria: il docente all’Accademia delle Belle Arti Aniello Barone, i docenti dell’Università Federico II Clementina Gily e Giulio Fabricatore, il fotografo Martin Errichiello, la giornalista Ida Palisi.

Ad essere valutata una gran messe di foto: un totale di ben 150 foto visionate, scattate da  31 autori,  provenienti dall’Italia e dell’estero.

Foto che non si limitano a ritrarre frammenti del patrimonio architettonico - storico e architettonico, cui fa da cornice il panorama naturale partenopeo, ma che mette al centro la funzione sociale della fotografia.

Quella di riannodare i fili spezzati della memoria, di trovare risposte a domande inespresse o lasciate cadere nell'oblio, di sollevare il velo  su cose troppo spesso nascoste, di essere promotrice di cambiamento sociale,  come ricorda Alessandra del Giudice, tra i partecipanti al concorso, vincitrice di una menzione sociale per l'autore.

Le foto non sono solo specchio dei luoghi ma anche e soprattutto delle persone che  li abitano e di coloro a cui l'accesso, per precisa volontà o per colpevole incuria, è negato (si pensi in tal senso al valore, o disvalore, architettonico e sociale delle cosiddette barriere architettoniche).

Le foto sono la storia raccontata dall'occhio che su quei luoghi si è posato e consentono di forzare, a volte, lucchetti, chiusure forzate e di spazzare via, dun colpo, strati e strati di polvere accumulata sulle cose e sulla memoria delle stesse.

Storie di relazioni intense e di spiritualità diffuse.



I vincitori

1° classificato - Renato Orsini – Napul’è
2° classificato – Maura Ghiselli - Sacral
3° classificato - Daniele D’Ari - San Gaetano e San Paolo



Menzioni speciali per la scelta delle foto:
Daniele D’Ari - Sant'Elmo
Celine Vignacq - Contessa Scalza banda
Teresa Mangiacapra - Palazzo di storia

Menzioni speciali per l’autore:
Ciro Iacobelli
Alessandra del Giudice
Antonietta Lombardi
Marco Sorrentino

Le foto vincitrici si aggiudicano un premio-mostra.

Infatti, dopo che nella suggestiva sala di Castel dell’Ovo, saranno esposte in altre prestigiose location del capoluogo partenopeo.

Gli autori delle foto, in particolar modo di quelle vincintrici, provengono dalla campania, ma tra i selezionati vi sono rappresentanti nazionali ed internazionali.

Alcuni vengono dal Nord Italia (Genova e Cremona), una fotografa è di Tirana, un’altra ancora è italo-francese.



I promotori

L’iniziativa complessiva è promossa dal gruppo di imprese sociali Gesco, con le associazioni culturali Campo Libero, Megaris e Nakote, la cooperativa sociale Parteneapolis, l’Intercral Campania e la Fondazione Idis/Città della Scienza, e con il patrocinio morale del Comune di Napoli e del Forum Universale delle Culture.

Per maggiori informazioni sui protagonisti della mostra:

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