giovedì 27 febbraio 2014

Per costruire la speranza: gesti concreti

In questo blog ho scelto di raccontare storie di speranza e coraggio, di forza e determinazione.

Grazie a quel qualcosa in più che caratterizza molti progetti e persone che li animano che operano  nonostante le difficoltà esistenziali e contestuali incontrate sul cammino.

Come molti di voi sapranno anche per gli uffici stampa che seguo ho scelto questo filtro.

Leonardo De Lorenzo, batterista partenopeo, rappresenta un esempio di questo coraggio e di come la musica possa essere veicolo di determinazione ed alleviare le pene dell'animo.

Proprio per questo ha scelto di suonare in luoghi simbolo di quest'ottica.

Non importa la capienza. Importa soprattutto lo spirito, l'atmosfera, la mission, il cuore che batte aL di sotto delle tavole del palco su cui si regge una struttura.

Ecco perchè Leonardo De Lorenzo ha scelto di suonare nella grande festa della musica che è stato il concerto sociale svoltosi venerdì scorso 21 febbraio presso il teatro Puccini di Firenze, promosso ed organizzato dai Mediterranea Group.

Un arcobaleno di note e generi, uniti dalla comune volontà di raccogliere fondi a favore della ricotruzione di Città della Scienza, affinchè possa risorgere ogni giorno di più al pari di un'araba fenice.

Le tesi su quel rogo si sono sprecate. Si è persino parlato di un incendio appiccato a bella posta per incassare i soldi dell'assicurazione.

O c'è chi ha detto che una struttura che sta in una città ormai allo sbando ed è mal gestita in fondo non poteva che fare una fine del genere, emblema del fatto che siamo alla frutta.

Poi si è fatto riferimento, anche in maniera a volte tendenziosa, ai debiti, agli insoluti, allo scontento dei lavoratori. Si è messo più d'una volta il dito nella piaga tra tanti se e ma.

Una cosa è certa però: quelli di Città della Scienza, science center partenopeo di levatura internazionale, non si sono arresi ed hanno cominciato a ricostruire quel luogo e la città di Napoli, e non solo, ha risposto con espressioni e gesti concreti di solidarietà

E questo è uno di quei gesti: limpidi, forti, diretti, allegri, come il cielo di una fredda ma pulita giornata di fine febbraio.




IL BILANCIO

Grande successo, con un teatro pieno ed un pubblico caloroso, per Leonardo De Lorenzo ed il suo Pictures Quintet il 21 febbraio scorso presso il teatro Puccini a Firenze, dove ha suonato, assieme ad altre band, nell'ambito di un concerto sociale promosso dai Mediterranea Group, per raccogliere fondi a favore della ricostruzione di Città della Scienza.

“Accoglienza cordiale, vera, onesta – racconta Leonardo De Lorenzo -  una disponibilità sempre pronta, e se è vero che a Firenze mi sono sentito sempre a casa, questa volta mi sono sentito in famiglia”

Tanti i musicisti che hanno aderito a quest’iniziativa, bravissimi nella loro specificità, dal talento elevato.



Elevati anche gli standard qualitativi assicurati dal gruppo organizzativo, che ha permesso la realizzazione dell’evento. Evento cui sono intervenuti anche molti rappresentanti istituzionali.

IL NUOVO APPUNTAMENTO

Altra realtà che ha incrociato più volte il cammino di Leonardo De Lorenzo è l'Auditorium Bianca D'Aponte ed adesso tocca a questo gemellaggio venerdì 28 febbraio, alle ore 21.30 (via Nobel 2, Aversa, Ce, www.biancadaponte.it).

Un luogo caro a Leonardo De Lorenzo, che sceglie di tornarvi con il suo Pictures Quintet per una serata speciale all’insegna della musica indipendente e della valorizzazione dei talenti.

Una musica libera ed al di fuori delle logiche “soffocanti” dello show business.





Venerdì 28 febbraio, però, Leonardo De Lorenzo, con la sua formazione in quintetto, esordirà con un progetto sonoro autonomo.

Fa tristezza pensare che a soli 23 anni una giovane vita venga spezzata. Fa tristezza anche se non si ha avuto modo di conoscerla personalmente, di condividere sorrisi di stringere mani.

Fa tristezza perchè è come se fosse stato messo un punto di fine periodo dove proprio non doveva andarci, perche non c'entrava nulla.

Fa tristezza per tutti i sogni, le speranze i progetti che potevano e DOVEVANO  essere trasformati in altrettanti obiettivi.

Fa tristezza per la gioia di vivere di una giovane, che nel caso di Bianca si esprimeva molto anche attraverso lo strumento della musica.

“Sono diversi anni che conosco Gaetano D’aponte e la sua storia – racconta
Leonardo - . È una persona per bene che fa tanto per veicolare la cultura e promuovere la musica in particolare. Ho suonato diverse volte all’auditorium Bianca D’Aponte ma sempre come gregario, mentre con un mio progetto è la prima volta. Sono semplicemente contento di poterlo fare, perché da Gaetano mi sento a casa e potrò incontrare dopo tanto tempo dei vecchi amici”.

Un luogo, dedicato alla memoria ed al talento di Bianca, figlia di Gaetano e musicista di rara sensibilità, e caratterizzato da un’atmosfera calda, familiare ed accogliente, ricavato da una grande sala seminterrata.

E' così che alla tristezza, al dolore, al senso di debito verso il mondo e verso Dio, al vuoto ed alla rabbia possono essere sostituiti sentimenti come la speranza, la tenacia, il coraggio, la caparbietà, la voglia di non arrendersi, la propositività.

Un punto di riferimento per tutti i talenti campani e non solo, dato che qui confluiscono artisti emergenti e non , provenienti da tutta Italia. Un esempio di come da un dolore immenso e dalle macerie del proprio cuore, con coraggio e tenacia, si possa far emergere qualcosa di buono ed apportatore di speranza e rinnovate possibilità, non solo per se stessi ma per tutta la collettività, aprendosi anziché chiudersi al mondo.


 La formazione che accompagnerà Leonardo De Lorenzo sarà il “Pictures Quintet”.

“Con questo quintetto – racconta ancora il batterista -  proponiamo la musica del mio secondo cd “Pictures” e tanta altra mia musica estrapolata da altri miei lavori, oltre a qualche cover di brani famosi”. Sul palco, per esprimere le sonorità proprie del progetto artistico di De Lorenzo, lo storico Ivano Leva al pianoforte, amico da tanti anni e collaboratore insostituibile. Una collaborazione le peculiarità artistiche di entrambi si fondono ed alternano in una perfetta alchimia sonora.

Poi c’è Luciano Bellico, alto sassofonista di grande tecnica e cultura, dal fraseggio elegante.

Ed ancora Federico Luongo, un collega ed amico sempre disponibile e puntuale che suona “spaventosamente bene”!.

Infine Sasà Brancaccio, che dona al gruppo un apporto fondamentale, con il suo sound e con la capacità di amalgamare insieme i vari elementi.

Associato alla location esiste anche un omonimo premio, di cui è direttore artistico Fausto Mesolella,  istituito per dare alle giovani cantautrici, in particolare, che compongono in italiano o in un dialetto italiano “un’opportunità per emergere nel mondo della musica”, mettendo tutte in condizioni di pari opportunità ed offrendo accoglienza gratuita.

Per creare un momento di incontro e di confronto, e fornire loro una vetrina indipendente.



Quindi l’appuntamento di venerdì 28 febbraio contiene in sé un doppio appuntamento.

Con un autore completo (e la sua band in una simbiosi perfetta), fautore di un ritmo avvolgente e raffinato, creato con un sapiente equilibrio nota dopo nota, curato e “sudato” e la storia di riscatto di Terra di Lavoro ma anche con  una storia di dolore trasformata dal’amore in un’occasione di crescita e sviluppo del proprio talento e delle proprie potenzialità.

Contributo di partecipazione: 10 euro

Per maggiori informazioni e prenotazione obbligatoria: Auditorium Bianca D’Aponte
Via Nobel, 2 Aversa (Ce)
Contatti  telefonici:  336 694666 - 335 7665665 - 335 538393


Ed ora qualche assaggio di gustose alchimie in musica:

http://youtu.be/vzTRklbixL4

http://youtu.be/rndcEMaAZIo

http://youtu.be/ksmslQZQhsM


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