EduCare: fari puntati sul processo educativo e di socializzazione primaria e secondaria e su tutti quei gesti che, messi insieme, incarnano la concretezza del prendersi cura.
Perchè solo attraverso il prendersi cura, l'avere a cuore il futuro di un individuo, la tenace volontà di far emergere e valozzarne il potenziale, si può dar vita ad attività formative ed educative mirate, e quindi efficaci, capaci di riscattare, un passo dopo l'altro, l'intera comunità di riferimento.
Si tratta di un progetto della durata di 3 anni dai numeri
estremamente significativi: 213 laboratori attivati, per un totale di circa 5.000
ore; 30 nuclei familiari destinatari di tutoraggio educativo domiciliare in famiglia;
e 30 borse di studio per il sostegno di giovani talenti del territorio in
attività sportive agonistiche presso strutture di eccellenza presenti nell’area
orientale della città di Napoli.
Un progetto che, progressivamente allarga il suo raggio d'azione per cerchi concentrici: prima i minori, poi le famiglie ed infine la comunità educante in maniera trasversale.
"Si tratta di un progetto di innovazione sociale - spiega Roberto D'Avascio, presidente dell'associazione capofila Arci Movie, attiva da oltre 30 anni sul territorio orientale di Napoli - che insiste sulla periferia di Napoli Est, un territorio difficile ma molto giovane a livello di popolazione composta da bambini ed adolescenti, caratterizzata da povertà socio-economica, educativa, culturale e sociale, con un elevato tasso di dispersione scolastica".
Si tratta di un progetto "in salita", dato il territorio ed il target di riferimento, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo
per il contrasto della povertà educativa minorile che, attraverso un contributo a lungo termine, mira a contrastare la
povertà educativa e sociale attraverso la realizzazione di una strategia
integrata di interventi che coinvolgano la comunità educante del territorio di
Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio (Municipalità VI del Comune di
Napoli), mettendo in sinergia istituti scolastici, docenti, famiglie,
istituzioni pubbliche e tessuto associativo.
“Il progetto EduCare - dichiara d’Avascio, - la cui azione
sta per essere messa in campo sul vasto e popoloso territorio di Napoli Est,
mette davvero in rete un tessuto sociale vivace e consolidato nel corso del
tempo, fatto di associazioni, istituti scolastici ed enti istituzionali,
provando a 'prendersi cura' di un nutrito gruppo di famiglie svantaggiate,
spesso composte da studenti che si allontanano dalla scuola o da genitori senza
lavoro. Non si tratta solo di assistenza, di lotta alla dispersione scolastica
o di facile volontà di riscatto sociale, ma di una strategia integrata
articolatasi su tre anni che, partendo dal basso, dalla condivisione, dalla
conoscenza di un panorama sociale disagiato, e spesso abbandonato a sè stesso,
faccia nuovamente “società” tra le persone, mettendo al centro dell’attenzione
di tutti la cura che si deve dare a chi sta peggio”.
Un progetto che, dunque, parla il linguaggio dell'integrazione, attraverso il ricorso ad attività laboratoriali, l'assistenza ai diversi stakeholder ed una struttura, impegnata in un fattuale lavoro di rete, che opera parallelamente su una grande quantità di studenti, le loro famiglie, cui è rivolto uno specifico tutoraggio, ed i genitori. Un processo del prendersi cura globale, che va dalla scuola al tempo ricreativo.
"In Italia, i
più colpiti dalla povertà sono i minori -
dice Marco Imperiale Direttore Con i Bambini - Nel
2005 viveva in povertà assoluta il 3,9% dei minori di 18 anni. Un decennio dopo
la percentuale è triplicata, e attualmente supera il 12%. Nell'Italia di oggi
più una persona è giovane, più è probabile che si trovi in povertà
assoluta. Contrastare la povertà
educativa significa permettere al Paese di crescere. Il Fondo per il contrasto
della povertà educativa minorile rappresenta una importante opportunità per
un cambio di direzione. In soli tre
anni il Fondo ha sostenuto 339 progetti, con contributi per oltre 275
milioni di euro, coinvolgendo ad oggi 480 mila minori e le rispettive
famiglie”.
Molto ampia l’offerta prevista per gli studenti
coinvolti con laboratori di empowerment linguistico italiano e inglese, di
teatro, di cittadinanza attiva e inclusione, di riuso e rifunzionalizzazione
degli spazi ed ancora laboratori per la realizzazione di orti urbani, di
educazione all’immagine attraverso il cinema, di animazione, e di fotografia.
Sono previsti, inoltre, attività laboratoriali di STEM (Science,
Technology, Engineering and Mathematics), di passeggiate
matematiche, attività di formazione sulle STEM per insegnanti ed educatori, gruppi
di confronto e riflessione per genitori, che saranno impegnati anche in laboratori
di prevenzione dei pericoli della rete, di sostegno genitoriale ai fornelli, in
laboratori di falegnameria, cucina e lezioni di STEM.
"Sono previste oltre 200 attività laboratoriali - continua il presidente di Arci Movie - da non intendersi come momenti isolati, bensì come attività integrate. Abbiamo la responsabilità positiva di aver contribuito a creare una rete associativa vasta, che comprende ben cinque scuole e dodici enti. Questo progetto non solo si vale di una rete di realtà già collaudata, abituata a fare squadra da anni, ma si pone anche in continuità con alcuni importanti progetti precedenti".
Le attività proposte, secondo quanto ribadito da d'Avascio, sono state elaborate a partire dall'analisi dei bisogni territoriali, per migliorare le competenze di base da cui è emersa l'importanza di valorizzare lo sport, quale base per lo studio. Spazio, poi, alle materie scientifiche, come ad esempio le passeggiate matematiche, insegnate con modalità più vicine ai linguaggi adottati dai giovani e, proprio per questo, percepite come potenzialmente divertenti.
L'area d'intervento principale sarà quella di Ponticelli-Barra - San Giovanni, dove sono presenti, tra gli altri, tre istituti comprensivi.
"Il primo filtro per selezionare ed entrare in contatto con il target di riferimento - spiega il presidente dell'associazione capofila - saranno proprio gli istituti scolastici, che ci consentiranno di arrivare dentro le famiglie".
Molti i
partner del progetto: il Comune di
Napoli, gli istituti comprensivi 46
Scialoja Cortese, 83 Porchiano
Bordiga, 48 Madre Claudia Russo - Solimena, il circolo didattico 69 Stefano
Barbato e l’Istituto d'Istruzione Superiore Sannino-De Cillis, le associazioni Figli in Famiglia o.n.l.u.s., S.V.T.
(Servizio Volontario Tossicodipendenti),
Matematici per la città, Terradiconfine, AIPD (associazione italiana persone down sezione di Napoli), N:EA Napoli: EuropAfrica, Atelier Remida Campania, la cooperativa
Parallelo 41 Produzioni e l’Università degli Studi di Napoli Federico
II - Dipartimento di Fisica "Ettore Pancini". Soggetto valutatore
esterno sarà il Dipartimento
di Scienze Sociali dell’Università di Napoli Federico II, che seguirà l'andamento del progetto anche oltre i tre anni di attività, fino a cinqie anni, per valutarne l'impatto sul territorio in uscita.
Il progetto
prevede tre livelli di intervento, sulla base del target dei destinatari:
minori, famiglie, comunità educante
TARGET MINORI:
AZIONI PREVISTE:
1) Tutoraggio
Educativo per il potenziamento delle risorse individuali e relazionali;
2) Laboratori
artistici e creativi;
4) Attività di
supporto scolastico e potenziamento nelle discipline curriculari di base (asse
linguistico, logico-matematico e di lingua straniera);
5) Laboratori ed
esperienze di gruppo innovative nell’ambito della didattica della matematica,
della fisica e della robotica;
6) Attribuzione
di borse di studio per il sostegno di giovani talenti del territorio in
attività sportive agonistiche presso strutture di eccellenza presenti nell’area
orientale della città di Napoli.
TARGET FAMIGLIE:
AZIONI PREVISTE:
1) Sostegno alla genitorialità sia nell’ambito
delle attività di tutoraggio (già citate), sia in forme di accompagnamento per
gli adulti.
TARGET COMUNITA' EDUCANTE:
AZIONI PREVISTE
1) attività formative per gli insegnanti sulla
didattica innovativa, del non formal learning, in particolar modo riguardo le
discipline scientifiche;
2) attivazione di momenti e prassi di confronto
tra comunità educante, famiglie e rappresentanti delle istituzioni, favorendo
lo scambio e la mediazione su problematiche e i diritti disattesi;
3) realizzazione di momenti aggregativi e di
confronto tra i destinatari, gli educatori e tutti coloro che sono coinvolti
nelle attività.
I PRESUPPOSTI
“Il progetto è stato selezionato da
Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa
minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria
rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo.
Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica,
sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi
da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata
l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro
interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”.